I consigli dell’Assistente sanitario per la salute: Puntura di medusa

  Il professionista che si occupa di prevenzione, promozione ed educazione alla salute.

Data:
23 Luglio 2022

 

Il professionista che si occupa di prevenzione, promozione ed educazione alla salute. (Professioni sanitarie della Prevenzione, Classe 4, Ministero della salute, D.M. 17/01/1997 n° 69)

Puntura di medusa ed educazione sanitaria

Sai come intervenire e cosa bisogna sapere?

La presenza importante di meduse nei nostri mari è un fenomeno ciclico naturale, dovuto a molteplici fattori, uno dei quali è l’eccessiva temperatura dell’acqua.
Quando l’animale viene a soggiornare sulle nostre spiagge, la sua permanenza può durare da qualche giorno ad alcune settimane fino a quando la corrente non venga a spostare il problema verso altre zone di balneazione.Sarebbe opportuno non entrare in acqua in periodo di proliferazione di meduse perché i risvolti di bruciature potrebbero assumere aspetti ben più drammatici rispetto alla privazione del piacere di un bel bagno al mare.

I tentacoli della medusa rilasciano una sostanza urticante capace di provocare un’irritazione simile ad un’ustione di primo o secondo grado e con effetti più o meno seri per la salute dell’uomo. 

Nei casi più gravi si possono verificare vere e proprie reazioni allergiche accompagnate anche da shock anafilattico. Le reazioni sono soggettive e dipendono dallo sato generale di salute della persona, dall’età, dalla vastità della zona colpita e dalla specie di medusa.

Quindi attenzione e responsabilità sono sempre di rigore anche sulla spiaggia!
Qualora aveste proprio la sfortuna di entrare in contatto con i tentacoli di questo affascinante, seppur antipatico, animale vediamo insieme cosa bisogna sapere e cosa sia utile fare e non fare per trattare la bruciatura.

Sai qual è la modalità con cui si attiva la “puntura” di una medusa?

Quando la parte terminale dei tentacoli dell’animale viene urtata, entra in funzione il suo naturale meccanismo di difesa che prevede il rilascio di una sostanza urticante insieme a piccole formazioni appuntite che funzionano come piccole frecce.
Da qui viene la definizione di puntura. Le tossine contenute nel liquido servono alla medusa per difendersi da un attacco o paralizzare una potenziale preda causando sulla pelle un effetto infiammatorio e neurotossico.

Il liquido urticante è contenuto un piccole sacche che rimangono sulla pelle anche dopo l’impatto, per questo è importante sciacquare abbondantemente la zona con acqua di mare, mai con acqua dolce perché scioglie le sacche, servendosi di un oggetto di plastica che abbia effetto di “spatola”, evitando accuratamente di toccare con le mani altre zone del corpo, specialmente occhi, bocca e mucose varie, per non allargare la zona colpita.

Sai quali sono i sintomi della “puntura”?

– Rossore (eritema);
– rilievi cutanei (linee incrociate e pomfi);
– vescicole e bolle;
– dolore;
– bruciore;
– formicolio e intorpidimento;
– prurito.

Sai cosa fare in caso di “puntura”?

  • Rimanere calmi, allontanarsi dalla medusa ed uscire dall’acqua
  • Lavare la parte colpita con acqua di mare per eliminare le sacche contenenti il liquido urticante.
  • Non utilizzare l’acqua dolce perché potrebbe favorire la rottura delle sacche.
  • Pulire la pelle dai filamenti residui con una spatola di plastica non tagliente.
  • Continuare a sciacquare con acqua di mare e poi eseguire impacchi freddi impedendo al ghiaccio (acqua dolce) di sciogliersi ed entrare in contatto con la pelle.
  • Recarsi subito al Pronto Soccorso o chiamare il 112 solo se subentrano altri disturbi come reazione cutanea diffusa, nausea, vomito, sudorazione profusa, mal di testa, pallore,  vertigini, disorientamento e difficoltà respiratorie.

Quali sono le cosa da non fare in caso di puntura?

  • Non toccare gli occhi, la bocca e le altre parti del corpo con le mani per non estendere la bruciatura.
  • Non esporsi a calore eccessivo
  • Non strofinare la parte colpita con le mani, la sabbia o una pietra tiepida.
  • Non strofinare o grattare la parte.
  • Non utilizzare ammoniaca, urina, limone, aceto e alcol, potrebbero ulteriormente infiammare la parte colpita.
  • Non esporsi al sole per evitare la comparsa di macchie cutanee permanenti e proteggere la parte colpita con creme solari ad alta protezione

Nell’immediato e per lenire il prurito è meglio utilizzare una crema a base di cloruro di alluminio per bloccare la diffusione delle tossine.

Le creme che contengono cortisone o antistaminico entrano in azione solo dopo circa 30 minuti dall’applicazione quando i sintomi si sono già calmati, in condizioni non allarmanti.

In cosa consiste la prevenzione primaria?

Essere sempre informati e aggiornati sulle condizioni del mare, per ridurre al minimo i rischi per la tua salute e quella dei tuoi cari:

  • Prima di tuffarsi in acqua,  guardare la superficie del mare.
  • Leggere i cartelli e segnali di avvertimento posizionati sulla spiaggia.
  • Indossate delle tute complete di Lycra o applicare le cosiddette “creme anti-medusa” che rendono la pelle scivolosa.

Perché è importante la promozione della salute?

Perché “è un processo che consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla”*

* la Carta di Ottawa è un documento nato nel 1986, che definisce la “promozione della salute” a favore dei popoli e sottoscritto dagli Stati appartenenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità

 

Articolo a cura della
Commissione di Albo Assistenti sanitari
di Genova, Imperia e Savona, Ordine TSRM-PSTRP:

Presidente: Dott.ssa Anna Onesti
Vice Presidente: Dott. Daniele Lagrotteria
Dott.ssa Laura Rosi
Dott. Roberto Rosselli

Ultimo aggiornamento

15 Ottobre 2022, 13:32