di Roberta Zanetti* Ancora oggi troppo spesso ricade sulle donne la responsabilità della famiglia, rendendo ancora più difficile la conciliazione tra lavoro e famiglia.

Data:
8 Marzo 2021

di Roberta Zanetti*

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Ancora oggi troppo spesso ricade sulle donne la responsabilità della famiglia, rendendo ancora più difficile la conciliazione tra lavoro e famiglia. Serve coinvolgersi allo stesso modo, uomini e donne, serve condividere equamente la responsabilità domestica. Crescere le nuove generazioni e avere cura della casa rappresentano un sano investimento del proprio tempo.

Le generazioni future, auspico, vivranno in una società in cui il “lavoro famigliare” sarà ripartito equamente tra tutti i componenti della famiglia, senza sottostare a regole più o meno esplicitate dalla società e dallo Stato, corrispondenti a un modello familiare ormai non più accettabile.

La famiglia deve essere messa, anche dallo Stato, nella condizione di crescere in modo sostenibile, e il prendersene cura non dovrà necessariamente richiedere la rinuncia o il ritardo nella realizzazione delle aspirazioni individuali, dei propri talenti, della soddisfazione individuale.

Tutti devono prendere coscienza e comprendere quali siano i cambiamenti necessari, per poi promuoverli! La dimensione di genere è un fattore di arricchimento e non di impoverimento, deve diventare un metodo da seguire in generale sia nella vita sociale che in quella lavorativa. Ritengo che considerare questa dimensione di genere contribuisca ad aumentare la produttività e il benessere organizzativo. 

Ancora oggi troppi ruoli apicali sono ripartiti in modo disomogeneo tra uomini e donne. Ancora oggi accade che noi donne siamo penalizzate dall’idea che “metteremo su famiglia” e penalizzeremo l’impegno lavorativo: è inaccettabile!

Al giorno d’oggi, fortunatamente, possiamo già evidenziare qualche cambiamento nella nostra società, soprattutto nei giovani di entrambi i generi, questo processo deve essere accelerato. 

Costruiamo insieme agli uomini uno spazio che contempli entrambi, che includa e sfrutti le potenzialità delle diverse modalità di lavoro, di gestione, di potere e di presenza di tutti in modo inclusivo e non esclusivo. e costruiamo una sanità che rispetti la professionalità e le specificità di tutti i professionisti presenti, ognuno per le sue competenze e ruoli.

Auspico si possa arrivare, quanto prima, ad una società che promuova la crescita sostenibile per tutti e la parità di trattamento per tutti i professionisti della sanità!

Roberta Zanetti, Consigliere dell’Ordine TSRM e PSTRP di Genova, Imperia e Savona con delega alle Pari Opportunità

Ultimo aggiornamento

8 Marzo 2021, 18:25